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Biciclettando tra i monti dauni

biciclettando tra i monti dauni

Il Subappennino Dauno è la prima catena montuosa più importante, tanto in Capitanata quanto in Puglia, in merito alla sua altezza. I due percorsi ciclabili, seppur differenti, hanno un livello di difficoltà medio alto, a causa della natura scoscesa e ripida delle aree che lo compongono. Ma niente paura! Sarà una full immersion incantata tra storia e natura.

Il primo percorso ciclabile inizia a sud dei Monti Dauni, partendo da Foggia e proseguendo in direzione Ordona ed Ascoli Satriano, sulla S.P.110. Il buon collegamento e la linearità delle strade asfaltate causano spesso del traffico. 

È bene fare molta attenzione! Herdonia ed Ordona sono le prime tappe: nessuna fatica per ora. La pianura vi accoglierà, tra vaste distese di campi di grano e siti archeologici, fino alla Villa di Faragola, ai piedi di Ascoli Satriano, su a 3.50 m.

Da qui sono frequenti le autolinee di collegamento a Deliceto, alla volta del Castello Normanno. Un paese circondato da tranquilli boschi, rivolti verso Sant'Agata di Puglia, dove spunteranno palazzi signorili sotto l'imponenza del Palazzo Imperiale. In discesa a 100 m sulla S.P.91, le strade sono più dissestate. 

Data la natura rocciosa del paesaggio, soprattutto al Rione Fossi di Accadia, il percorso è difficile, ma avrete la possibilità di pedalare tra antichi ruderi medievali e dimore incastonate nella pietra.

Sulle vette che congiungono la Puglia alla Campania, è spettacolare avvicinarsi al comune più alto della regione, Monteleone di Puglia (842 m.s.l.m). Qui la difficoltà del tratto è costante, per cui vi sono due opzioni: o scendere verso il Santuario di Valleverde, situato a Bovino, oppure sulla S.P.122, in direzione Orsara di Puglia. In entrambi percorsi la destinazione sarà la S.P.109, a ridosso di Torre Guevara, tra le distese di girasole e di uliveto in prossimità di Troia.

Per i veterani del bike estremo, nel secondo itinerario si parte già in collina. Start point, Lucera, sui Monti Dauni settentrionali, tra le stradine del centro storico, intrise d'impronta federiciana con la maestosità del Castello, della Chiesa di San Francesco e della Cattedrale. 

Da qui, per 800 m, la S.S.17, l'antica via Appulo Sannitica vi condurrà alla volta della S.P.5. Data l'altitudine, se preferite non essere sommersi dalla neve, le stagioni miti e calde sono l'ideale per osservare i campi di vite e pedalare in tutta tranquillità. Alla vista del Palazzo Ducale e della "Torre Vecchia", non potrete sbagliarvi: dinanzi a voi Pietramontecorvino e via, ancor più in alto al Monte Sambuco (981m).

Giro tra i borghi di Volturino ed Alberona, in direzione S.P.4, sostando tra le naturali fonti d'acqua. Così allo snodo della S.P.130 si prosegue tra i mulini di Roseto Val Fortore. Una sosta al Lago Pescara (Biccari), all'ombra del Bosco Cerasa, o sul Monte Cornacchia rigenererà gli animi. 

Su in cima il vento accarezza i capelli, mentre lo sguardo si perde all'orizzonte, tra i colori delle stagioni al riecheggio del dialetto franco-provenzale dei borghi di Celle San Vito e Faeto, un salto nella storia del 1200, all'epoca di Carlo d'Angiò. E, infine, in discesa verso valle, dove il Bosco e il Villaggio San Leonardo saranno i luoghi giusti per ristorarsi e godere delle ricchezze locali.

A questo punto, non resta che munirsi di mountain bike e scegliere il percorso più adatto a voi! 

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