Itinerari Culturali

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Torri di guardia nel Salento

Torri di Guardia nel Salento

Il Salento, la parte più a sud della Puglia, meta turistica di indiscutibile bellezza, è in grado di offrire ai propri visitatori, non solo bellissimi itinerari naturalistici, ma anche suggestivi itinerari storico e culturali. La presenza in quest'area di innumerevoli testimonianze archeologiche di un passato ormai lontano, fatto di guerre, invasioni e successioni al trono, attira ogni anno migliaia di visitatori. 

Le torri di guardia e di avvistamento, situate lungo la costa e nell'entroterra salentino, sono la testimonianza tangibile di questo immenso patrimonio storico architettonico.

Caratterizzano l'intero territorio salentino fino al punto da dare il nome a molte delle città cui fanno riferimento, e questo a dimostrazione dell'importanza delle torri stesse nell'economia difensiva di tutto il SalentoLa posizione geografica di questa regione è stata il motivo principale di tanti avvenimenti bellici e di tentativi continui di invasione da parte dei popoli provenienti da diverse zone del Mediterraneo.

Il Salento è infatti, per tutti quei naviganti che provengono da oriente o dalle regioni africane più orientali, il punto più vicino per giungere in Italia.

E da qui arrivavano le minacce maggiori,rappresentate dalle popolazioni arabe e turche, dai Saraceni e dagli Ottomani, fino ai più recenti corsari. In realtà le prime torri di guardia costruite in Salento, sono risalenti al periodo romano, di queste però non ne giunge traccia visibile ma solo testimonianze scritte, che fanno comprendere come già da quel periodo venne riconosciuta la posizione strategica della regione.

Bisogna risalire all'epoca bizantina per trovare degli esempi di torri ancora oggi esistenti ed il motivo di questa esigenza difensiva era la minaccia rappresentata all'epoca, dai Longobardi e da popolazioni musulmane come i Saraceni. Un progetto unitario e sistematico di fortificazioni fu poi realizzato con la dominazione spagnola, che nel 1500, con il re Carlo V, fece costruire torri di avvistamento e di guardia per difendersi dai continui attacchi perpetrati dai Saraceni, i quali invadevano con una ferocia e una violenza inaudita i villaggi costieri.

La maggior parte delle torri presenti oggi in Salento sono risalenti al XVI secolo, quando, per volere di Papa Sisto IV, si decise di dare una stretta alle intollerabili barbarie che si susseguivano in questo territorio. Sono state censite più di 250 torri lungo il tratto di costa salentino

Ce sono di molto suggestive, grazie anche ai restauri della Soprintendenza. Nella Terra d'Otranto, ricordiamo Torre San Leonardo e Torre Pozzelle, che presentano una pianta rettangolare. Torre Santa Sabina invece è privata e costituisce, insieme a Torre San Giovanni e Torre San Pietro in Bevagna, gli ultimi esempi di torri a pianta ottagonale e a forma di cappello di prete.

Torre Santa Sabina comunica visivamente con Torre Pozzelle a nord e Torre Guaceto a sud, ed erano cosi edificate per il fatto che quando veniva avvistato un pericolo, l'unico modo per dare l'allarme ai vicini centri abitati, era quello di comunicare il pericolo con segnali sonori o di fuoco. Ricordiamo anche Torre del Serpe, risalente al periodo romano, e Torre San Foca a Melendugno, molto suggestiva grazie all' illuminaziione notturna.

Torre dell'Orso, nell'omonima e famosa località balneare, è in parte crollata, ma ugualmente spettacolare, grazie al contesto paesaggistico in cui è situata. Ci sono ancora da segnalare come tappe obbligatorie, Torre San Giovanni la Pedata, Torre del fiume di Galatena, Torre Cesarea e Torre Colimena, quest'ultima ha un ponte di accesso piuttosto imponente e di grande impatto.

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