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Il Salento in moto

Il Salento in moto

La penisola salentina, la punta più estrema della Puglia, questa magnifica regione che affascina turisti provenienti da ogni parte del mondo e attira l'interesse di ogni tipo di viaggiatore, è una grande occasione per un indimenticabile tour in moto.

Dagli amanti dello sport e della vita attiva a chi invece necessita di completo relax distensivo magari prendendo il sole e bagnandosi nella acque della costa, il Salento ne ha davvero per tutti. Grande interesse suscita negli ultimi anni, l'itinerario per motociclisti che desiderano scoprire questa regione in sella alla propria due ruote e magari in gruppo, coinvolgendo amici ed appassionati. 

Grazie allo sviluppo della rete stradale, principalmente di quella costiera e all'incremento delle infrastrutture turistiche, il Salento rappresenta sempre di più la meta ideale per questa tipologia di viaggiatori. 

Non resta allora che scegliere il proprio punto di partenza e lasciarsi guidare dalla brezza marina, percorrendo gli oltre 500 km di strade del mare che seguono l'andamento della costa di questa bellissima penisola.

Per ovvie ragioni geografiche, dettate dalla centralità della posizione e considerando di voler cominciare questo percorso dal nord verso il sud, il punto di ritrovo ideale è rappresentato da Lecce, la città più a nord del Salento, che con i suoi quasi 100 mila abitanti, offre un centro storico a dir poco spettacolare, con il magico Anfiteatro romano, la Basilica di Santacroce e molto altro.

Piazza Sant'Oronzo, la piazza principale di Lecce, con lo stemma della città che campeggia al centro, vale la pena essere assurta a punto di partenza.

Itinerario 1

Si prende in considerazione un tour in senso orario di tutta la penisola. Dirigendosi quindi a est in direzione del Mar Adriatico, percorrendo la tangenziale, in poco tempo, si raggiunge San Cataldo, che è la spiaggia dei leccesi e poco dopo San Foca. Poco tempo per apprezzare questi luoghi, una scalata di marcia e una sosta per una foto, giusto il tempo per imboccare nuovamente la statale che conduce a Torre dell'Orso.

Qui la magnifica baia con la pineta a ridosso, immerse in uno scenario di pace assoluta, regalano momenti di puro piacere, vale la pena spegnere i motori e godersi un aperitivo ammirando questo scorcio di paradiso. Spingendosi a sud si trova Punta Palascìa che insieme ad Otranto rappresentano gli estremi orientali della penisola italiana.

Itinerario 2

Non a caso, questo tratto di costa che giunge fino all'estremo sud, ovvero fino a Santa Maria di Leuca, è detto anche porta d'oriente ed è possibile percorrerlo sempre seguendo la bellissima SP litoranea n. 87. Immancabili sono le tappe di Porto Badisco e Santa Cesarea Terme, in quest'ultima per un bagno nelle sue famosissime acque termali, che sgorgano dalle quattro grotte omonime che insieme alla baia, costellata dalle incredibili torri protettive costiere risalenti al XVI secolo, rappresentano una meta in cui sostare il più possibile.

Lungo la SP 358, prima di giungere a Leuca, obbligatorie sono altre due fermate, Grotta Zinzulusa, che è la massima rappresentazione del fenomeno carsico, caratteristico della regione, merita una visita approfondita per la bellezza delle sue cavità. Rimanendo in tema di cavità, Leuca, proseguendo verso sud è il punto più estremo di tutta la penisola e seduce per le numerose e caratteristiche formazioni carsiche nel terreno, create dall'erosione marina.

Uno spettacolo imperdibile, che grazie ad un mezzo versatile e pratico come lo è la moto, consente di spostarsi di caletta in caletta con una facilità estrema. Senza dubbio è questo il miglior modo per godersi le straordinarie bellezze che il Salento può offrire.

Molto rinomata Leuca anche per la sua cucina tipica, certo non meno di tutte le altre località della penisola ma che qui sembra avere un peso maggiore o forse semplicemente è per via dell'aria di mare che si respira, che stimola l'appetito. Vale la pena ricordare che questa zona è effettivamente lambita da due mari, lo Ionio e l'Adriatico e le correnti marine oltre che i venti di terra sono particolarmente intensi.

Itinerario 3

L'itinerario prosegue fino a Gallipoli e qui le strade assumono una diversa connotazione, a prevalenza rocciosa, dove si insediano stabilimenti con frequenza maggiore risalendo la penisola. Da Torre Suda a Torre Mozza fino a Torre San Giovanni, le peculiarità ambientali catturano l'attenzione, la vegetazione cambia aspetto con il cambiare del vento che in questa zona sembra essere più incisivo.

Numerosi alberghetti e bed and breakfast in cui poter sostare per riposarsi la notte fanno di questa, la zona ideale per soggiornare in tranquillità, immersi nella natura. Si giunge infine a Porto Cesareo, dove la fama precede ogni descrizione del luogo e dove la storia del posto si mescola ai più celebri locali, frequentati da personaggi famosi ogni anno. Tutto questo vale la pena scoprirlo, prima di imboccare la SP 21 e tornare alla volta di Lecce.

 

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