Visitare Santa Maria di Leuca, cosa vedere e cosa fare

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Santa Maria di Leuca con il suo mare limpido e cristallino e le grotte che costeggiano il litorale, è senza dubbio uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti di tutta la Puglia. Santa Maria di Leuca è la propaggine più a Sud della penisola salentina, un luogo ricco di storia, cultura e meraviglie paesaggistiche. Secondo la leggenda, da qui passò San Pietro durante il suo cammino di evangelizzazione, e fu anche il primo approdo di Enea. Da visitare, ricordiamo le molteplici grotte che caratterizzano la costa, i monumenti e le architetture civili e religiose dell'entroterra, e il Parco naturale regionale Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase.

Luoghi di interesse

Dalla parte adriatica, sul territorio di Tricase, punteggiato degli unici esemplari di querce vallonee dell'Europa occidentale, è possibile insantamariadileucacontrare menhir e specchie, che accompagnano il cammino verso la Chiesa madre della Natività della Beata Vergine Maria, edificata nel XVIII secolo sulle fondamenta di alcune strutture religiose precedenti; l'edificio conserva infatti alcune suppellettili antiche, come il fonte battesimale del XVI-XVII secolo. Merita inoltre una visita, la Chiesa della Madonna di Costantinopoli, conosciuta anche con il nome di chiesa dei Diavoli. 

Il complesso abbaziale di Santa Maria del Mito risale invece al VII-IX secolo; diventata nel tempo una masseria completamente autosufficiente, era conosciuta anche da Carlo V che le conferì il titolo di Universitas. Allo stesso periodo risale la Cripta della Madonna del Gonfalone, una chiesa rupestre scavata nel tufo dai monaci basiliani.

Di particolare rilievo storico ed architettonico, è il Palazzo del Gallone, un castello, istituito nel XV secolo per volere di Stefano Gallone, principe della città. Il fortilizio conserva ancor oggi il torrione posto a sud-est, l'elegante porticato, i fregi degli interni e le prigioni, che custodiscono i graffiti dei detenuti. Poco più a Sud, si trova il comune di Alessano. Qui sorge la chiesa Madre di San Salvatore, istituita sui resti di un'antica cattedrale romanica; gli interni barocchi conservano una tela di Paolo Finoglio, uno dei più significativi esponenti della scuola caravaggesca.

Merita una visita anche la chiesa di Sant'Antonio da Padova; leggenda vuole che fu fatta costruire da San Francesco in persona. Intorno al XIV secolo, la città divenne importante centro culturale dei Gonzaga, come testimoniano gli svariati palazzi signorili che la popolano. Nelle vicinanze, sorge l'antico insediamento di Macurano, un villaggio rupestre diventato successivamente luogo di rifugio dei monaci basiliani; della sua storia antica, sono ancora visibili i vecchi frantoi da cui si ricavava l'olio.

Vale anche la pena visitare Gagliano del Capo: la città si affaccia sul mare in un nugolo di calette e speroni rocciosi; in località Ciolo, è possibile visitare un'alta insenatura a strapiombo, attraversata da un ponte monumentale. Da qui ci si può immettere nel Parco naturale regionale; istituito nel 2006, racchiude un'area protetta di interesse storico e paesaggistico.

E poi si può andare alla scoperta dei centri abitati del versante ionico: Salve, Morciano di Leuca e Patù. A Salve, è facile incontrare menhir, dolmen e specchie: numerose testimonianze dell'Età del Bronzo; da visitare è inoltre la chiesa Madre di San Nicola Magno, risalente al VI secolo. Nato grazie all'intervento dei Normanni, il comune di Morciano di Leuca conserva diversi frantoi ipogei del IX secolo; di notevole importanza naturalistica sono invece le due vore di Barbaiano: inghiottitoi generati dalle infiltrazioni di acque superficiali, profondi 25 e 34 metri.

Con Patù ci spostiamo verso il punto più estremo. La città venne edificata sull'antico insediamento di Vereto, istituito dai Saraceni sull'omonima collina. Qui sono visibili ancora alcuni resti, come le mura e le sepolture; a poca distanza sorge il monumento nazionale di Centopietre, un mausoleo sepolcrale del IX secolo. La gita si conclude a Santa Maria di Leuca, dov'è sita la Basilica de finibus terrae. Sorta su un antico tempio dedicato a Minerva, divenne luogo di culto dei Cristiani di tutto il mondo; tradizione vuole infatti che San Pietro fece qui la sua prima tappa del viaggio che dalla Palestina lo portò a Roma.

Ma Santa Maria di Leuca è conosciuta per le innumerevoli cavità che ne punteggiano la costa, alcune delle quali visitabili solo dal mare. Tra le più pittoresche c'è la Grotta del Diavolo, sita su Punta Ristola, e nota già in epoca neolitica. Straordinarie ed imponenti sono le strutture calcaree di Grotta del Presepe; curiosa è invece la Grotta Sparascenti o del Fiume, poiché ospita un rigagnolo d'acqua dolce. Da non perdere infine, una vista alle Cazzafri: al tramonto le tre cavità si colorano di luce.

Una vacanza a Santa Maria di Leuca significa rivivere epoche lontane: insediamenti rupestri, grotte, tombe cripte, chiese, castelli, palazzi, ville, un territorio incontaminato con ulivi secolari, calette, insenature, e un mare azzurro verde limpidissimo. La litoranea costiera di Santa Maria di Leuca si presenta rocciosa e frastagliata dalla parte del mar Adriatico, mentre molto più bassa, omogenea e sabbiosa dalla parte del mar Ionio.

I fondali marini sono un paradiso per il turismo subacqueo: le numerose grotte marine dei fondali di Leuca suscitano un grande fascino e interesse naturalistico attirando sempre più numerosi i sub che si dedicano al diving e allo snorkeling. Chi inoltre ama il trekking o le passeggiate in bicicletta può usufruire di spazi all'aperto della campagna dei comuni del capo di Leuca.

Santa Maria di Leuca è ben collegata alle altre località turistiche importanti come come Otranto, Gallipoli, Lecce, Torre Vado e Marina di Pescoluse. Altre località facilmente raggiungibili da Leuca sono:

• Alessano
• Castrignano del Capo
• Gagliano del Capo
• Lido Marini
• San Gregorio
• Torre Pali 

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